Viaggio nella Tuscia – Alto Lazio – Farnese a cura di Mariagrazia Conti

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6 Nov 2011

Viaggio nella Tuscia – Alto Lazio – Farnese

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Mi ritengo da sempre una viaggiatrice, fin da piccola i miei mi portavano al loro paese d’origine, anzi anche io sarei dovuta nascere qui.
Ogni anno ci passavo le feste natalizie e le vacanze estive. Partivamo con la Fiat 850 e cantando le canzoni d’epoca di mio padre, repertorio…Nilla Pizzi, Claudio Villa ect .arrivavamo a destinazione.
Farnese un piccolo paese della provincia di Viterbo, anzi l’ultimo del Lazio che confina con la provoncia di Grosseto…siamo nella terra degli Etruschi, della Tuscia e della Maremma Laziale..
E’ un posto che amo molto, non solo perché è il paese d’origine dei miei nonni, ma perché è un posto delizioso, dove ci si può riposare dallo stress cittadino ma senza annoiarsi.
Come dicevo si trova nell’alto Lazio, per arrivare fin qui si percorre da Roma la A12, si prosegue poi con l’Aurelia, ma prima di arrivare a Farnese, un altro paese merita senz’altro una visita : Tarquinia, famosa per il suo museo e il suo grande sito archeologico.. qui sono stati trovati i famosi cavalli alati conosciuti in tutto il mondo, oltre naturalmente tombe dove si può scendere all’interno e vedere le pareti e i soffitti affrescate con scene di caccia, e di vita quotidiana banchetti, feste ecc…
Finalmente si arriva al bivio per Montalto di Castro una tranquilla cittadina balneare, da li si prosegue fintanto che non si arriva al bivio che indica finalmente Farnese…E’ una strada che attraversa campi pieni di piante di olive, non per altro questa e’ la zona DOC dell’olio dell’alto Lazio.

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Ecco ci siamo… siamo arrivati, al bivio ci sono tre strade per arrivare al centro del paese, ancora oggi scelgo sempre la prima e’ detta il Borgo, mio padre dice che, visto che e’ la parte alta del paese e’ la zona altolocata, ma solo perché in una delle case presenti in quella zona e’ nato lui…arriviamo in fondo e finalmente ci siamo…la piazza, il municipio di epoca rinascimentale, le arcate, la fontana, il giardino, la chiesa con il suo campanile che batte a tutte le ore….c’e’ una parte centrale del paese che rappresenta la parte più vecchia, le sue vie sono tutte in sampietrini ed e’ piena di cantine, qualcuna ancora in uso e qualcuna trasformata in locale, d’estate a luglio si tiene una mostra d’artigianato. E’ bello percorrere questi vicoli, con le cantine aperte

dove si espone merce di tutti i tipi, ma anche dove si può degustare il vino locale o assaggiare la bruschetta condita con l’olio di uno splendido colore verde, vedere  i balconi pieni di fiori, sentire le vecchiette chiacchierare e sentirsi chiedere chi sei e di chi sei figlia? Quanto mi piace stare qui, ritrovarmi al bar con gli amici del posto, aggiornarmi con le ultime notizie del paese, fare passeggiate e ritrovare i vecchi sapori di una volta: il pane sciapo, il miele casareccio, andare dal macellaio e sapere veramente che carne mangi!

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Nei dintorni di Farnese ci sono anche delle piccole graziose chiesette, qualcuna in uso qualcun altra abbandonata, dove sono stati ritrovati degli splendidi dipinti è il luogo dove  hanno lavorato artisti come il Vignola, Panico e il Gentileschi. All’epoca Farnese era un feudo papale, devo essere sincera di queste ne ho viste solo un paio, il resto ne ho sentito parlare dal nonno o da mio padre…mi e’ sempre piaciuto ascoltare le vecchie storie ,tra cui anche quella della famiglia di mio nonno materno…il cui nonno era scappato dalla Francia ed era arrivato fin qui, ma questa e’ un’altra storia!
Qui non mi annoio mai, certo ormai non vengo più spesso come prima, voi amici di viaggio ormai lo sapete bene, il mondo e’ grande molto grande, però vi posso assicurare che anche qui c’e’ molto da visitare, nelle vicinanze c’e’ il lago di Bolsena con le sue cittadine Capodimonte e Marta, a circa 35 KM le terme più conosciute: Saturnia con le famose cascatelle, e poi la riserva del Lamone, riserva naturalistica protetta, il Castello di Vulci, anche questo molto conosciuto dove sono stati ritrovati famosi resti archeologici tra cui la tomba del Francese, da quelle parti c’e’ anche un ponte detto del Diavolo, che sovrasta il fiume Fiora ricco di pesci che i miei amici conoscono benissimo, alcuni di loro trascorrono li  giornate intere a pescare  anche a Farnese c’e’ un piccolo museo,  proprio oggi pomeriggio mi stavano dicendo che per motivi economici d’inverno è chiuso….no comment!
Dimenticavo la cosa più carina:  hanno girato il film Pinocchio di Comencini, l’unico vero film sul burattino…ricordo ancora le scene e il regista che non so’ quante volte faceva ripetere al quel bimbo la stessa scena …un vero pinocchio! Molti del paese hanno partecipato, si sono sentiti veri attori per molto tempo..
Avrei tante altre cose da raccontare, perché ogni volta vedo posti nuovi, questa volta mi fermo per più giorni e cosi domani vorrei visitare il Monastero delle Clarisse, da un libro che mi ha dato una mia cugina ho visto che c’e’ uno splendido dipinto del Panico.. e poi in questi giorni che sono in vacanza sto mangiando benissimo, l’altro giorno sono stata in un agriturismo Loc. Poggio Toreano, lo so’ sono un po’ di parte…ma le pappardelle al cinghiale e il buone sempre di cinghiale, che ho mangiato qui…e’ veramente da ripetere..
Un mio collega mi ha rimproverato che scrivo poco dei miei viaggi, ma se dovessi scrivere tutto non mi basterebbe un foglio ma decine di pagine e poi credo che per incuriosire basti poco…e spero che con queste poche notizie, vi abbia incuriosito un po’…prendete in considerazione Farnese per i vostri prossimi viaggi o brevi week end….non ve ne pentirete!!!

 

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1 Commento

  1. maurizio

    bel racconto Mariagrazia.Io ci abito in questo incantevole paese e tutto coincide con con quello che hai raccontato con molta precisione.Si percepisce da quello che racconti l’amore per il paese e i suoi abitanti le terre ed i territori che lo circondano dove l’allora potente famiglia dei FARNESE portò splendore.complimenti per come lo hai raccontato.molto belle anche le foto anche se io ne avrei messa una della bella fontana che si trova nella piazza principale o magari del portone della rocca ma questo è soggettivo e non toglie nulla alle belle foto del racconto.Anche io come te invito i lettori a visitare il paese,sono sicuro non ne rimarranno delusi.Da quello che scrivi,anche se non ci sei nata sei molto piu farnesana te di tanti che ci abitano,veramente un bel racconto.

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