Nei giorni 30-31 ottobre e 1.5.6.12.13 novembre 2011 si svolgerà ad Acqualagna la 46° Fiera del tartufo. Questa piccola cittadina, di per sé piuttosto anonima, si profuma intensamente dell’aroma del prezioso tubero che cresce vivace e rigoglioso nei boschi che la circondano, sia nella varietà di tartufo bianco, odorosissimo e raro, sia nel più (relativamente) frequente tartufo nero.
In questa cittadina è possibile raccogliere e commercializzare il tartufo fresco in ogni periodo dell’anno, per ogni stagione il suo tartufo tipico: Bianco di Alba o Acqualagna (1°Ottobre-31 Dicembre),Tartufo nero o pregiato di Norcia e Spoleto, dal 1° Dicembre al 15 Marzo, il Tartufo Bianchetto dal 15 gennaio al 30 Aprile, il Tartufo nero estivo, dalmese di Maggio alla fine di Dicembre.
I prezzi del tartufo e dei suoi derivati ( salse, burro aromatizzato, salsiccie e ciauscolo al tartufo, una vera goduria) ovviamente variano di anno in anno, ma la sensazione è stata che si possa acquistare a miglior prezzo rispetto ad altre fiere simili.
Acqualagna è circondata da località ricche di bellezze naturali, quali la Gola del Furlo, paesaggio arcano e antichissimo di rara suggestione, ai paesaggi appenninici dei Monti Catria e Nerone.Vicinissima a Urbino, gioiello rinascimentale racchiuso come in uno scrigno fra i monti e al mare Adriatico, distante solo pochi Kilometri.
Ma, oltre il periodo della fiera, ad Acqualagna si può mangiare molto bene: La proposta del giorno della maggior parte dei ristoranti locali si fonda sulla teoria del chilometro zero, offrendo un servizio di qualità e di freschezza a tutto il pubblico interessato. Infatti, il territorio della Capitale del Tartufo seguendo le sue antiche tradizioni, riesce a proporre un insieme di prodotti tipici provenienti dalle aziende agricole della zona, che spaziano da ortaggi e legumi, dalla carne ai formaggi, dai salumi agli oli, ai vini.
Partendo dalla constatazione che sono all’ordine del giorno abbondanti menù a base di tartufo nero estivo ricordo che i piatti che abbiamo assaggiato ( antipasti a base di fonduta con tartufo e frittata con tartufo, tagliolini ovviamente al tartufo e poi stinco di maiale tartufato) erano ottimi e molto abbondanti, sia come quantità in generale che come scaglie di tartufo profuse generosamente a condire il tutto. La spesa è stata sui 35 Euro a persona, vino e acqua compresi.
Quindi, gli amanti di questo prezioso e riservato frutto della terra farebbero bene ad andare in questa accogliente località!
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