L’anno scorso, Agosto 2011, con decisione proprio dell’ultima ora siamo partiti per diciotto giorni alla volta del Portogallo. Con noi sempre una piccola viaggiatrice, nostra figlia di tre anni.
Per la prima volta ci si è lanciati in un vero viaggio itinerante “free style”, cioè organizzato in totale autonomia prenotando solo il volo aereo e le prime notti su internet.
Tramite la nostra fedele Lonely Planet per qualche giorno prima della partenza abbiamo pianificato il percorso e le ipotetiche tappe da organizzare, le visite, le città, i parchi naturali…e da subito l’impressione è stata quella di un paese che avesse moltissimo da offrire dal punto di vista storico-architettonico, culturale e naturalistico (forse troppo per i giorni a disposizione)! Arriviamo con l’aereo su Santiago de Compostela e attraversato da nord a sud il Portogallo, siamo ripartiti dall’aeroporto di Siviglia, oltre 2000 km su autostrade molto comode e poco trafficate.
Il volo dura due ore e mezza, quindi fattibile anche coi bimbi piccoli, ci siamo attrezzati di dvd portatile con vari film Disney … un’ottima distrazione in volo per evitare ai bimbi più vivaci (come la nostra nanetta) di “allietare” tutti i passeggeri Dopo una prima giornata di visita al centro storico di Santiago di Compostela meta dei pellegrini in cammino dove si respira davvero un’energia particolare, siamo partiti con una macchina a noleggio per il Portogallo.
La prima settimana al nord è stata molto intensa, visita a Viana do Castelo, Ponte do Lima, l’antica Braga il mercato a Barcelos, il centro storico di Porto (a mio avviso entusiasmante) Aveiro, il porto e i pescatori di Peniche, l’austera università di Coimbra, la spiritualità a Fatima, i boschi e i castelli fiabeschi di Sintra, la mondanità di Cascais e l’immancabile Lisbona … il nostro itinerario si è concentrato più sulla costa per evitare le temperature troppo alte dell’interno, in Portogallo sulla costa la temperatura ad Agosto non è mai altissima, le massime sono sui 30 gradi, sempre molto ventilato, ma il sole è davvero abbagliante e stordisce, quindi la piccolina è stata munita per prima cosa di bandana o cappello a tesa larga per far fronte al sole.
Noi avevamo dietro il passeggino e devo ammettere che in questa prima settimana fatta di visite a città storiche, spesso piene di salite-discese, pavimenti in ciotoli-pietra, monumenti…e tantissima strada da fare a piedi sotto il sole…è stata una salvezza, altrimenti lei non ce l’avrebbe fatta! Poi siamo arrivati sul mare della costa sud, al Parque Natural de Sudoeste Alentejano e il paesaggio è cambiato completamente, più ampio, più pianeggiante, forse anche più brullo, ma con una costa spettacolare e selvaggia…finalmente aria di mare! Abbiamo visitato Porto Covo, Vilanova de Milfontes, Zambojeira do Mar, Odeceixe, paesini piccoli dai colori intensi, con scogliere e oceano mozzafiato, e un mare più bello che da vedere che da balneare…anche se la nostra nanetta se ne fregava dell’acqua fredda dell’Atlantico e qualche volta è riuscita pure a farsi il bagno. Proseguendo verso sud siamo arrivati in Algarve ,dove certo Agosto non è il mese migliore, troppi turisti, troppe costruzioni, troppo casino per i nostri gusti. La costa dell’Algarve è naturalisticamente splendida, con spiagge ampie, dorate e scogliere altissime, un vero paradiso prima dello sfruttamento turistico …. forse venire in bassa stagione permette di godersela appieno! Noi abbiamo evitato con cura le destinazioni “di massa” dandoci solo un’occhiata, da Sagres, a Lagos, a Albufeira, a Faro, consiglio Praia da Falesia stretta e con alle spalle delle falesie rosse indimenticabili, oltre a un mare bello e balenabile anche per i piccoli.
Da lì gli ultimi due giorni un mordi e fuggi a Siviglia in compagnia di amici spagnoli che ci hanno fare qualche giro per la città, una cena italo-spagnola di saluto tutti insieme e poi di ritorno a casa.
Un viaggio intenso, pienissimo, a tratti faticoso… anche quest’anno partire con la piccolina ha richiesto una buona dose di spirito di adattamento… forse l’abbiamo un pochino sballottata, ma spero che lo spirito di adattamento diventi anche una sua capacità e poi fare esperienze nuove, vedere facce diverse, sentire lingue diverse, cibi diversi è per lei un arricchimento continuo. I suoi occhi entusiasti, la sua curiosità, la voglia di partecipare e di condividere con noi ogni cosa, mi ripagano di tutte le difficoltà logistiche del viaggio e mi fanno pensare che continueremo a viaggiare insieme…. Monica
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