Dominato dal Sassongher e ai piedi del Gruppo Sella, Corvara è un delizioso e ospitale paesino “capitale” dell’alta Val Badia in Trentino Alto Adige. Quando siamo arrivati noi il tempo era magnifico dopo una settimana di pioggia e tutta la valle e le foreste intorno erano verdissime. Contenti di questa favorevole situazione abbiamo consultato la cartina che illustrava tutti i sentieri di varia difficoltà che ci avrebbero permesso di passeggiare quasi ovunque.
Ogni giorno abbiamo percorso un sentiero diverso dall’altro ma tutti erano splendidi per la presenza di prati fioriti con specie spontanee di piante alpine, tra le quali margherite di ogni colore, lilium, orchidee, piselli odorosi, bocche di leone per non parlare dei rododendri rosa. Da qualsiasi parte ci voltassimo le montagne e le foreste di pini, abeti e larici, cambiavano prospettiva, una vera meraviglia. Sui percorsi abbiamo anche costeggiato e attraversato ruscelli e torrentelli che correvano formando delle cascate tra i boschi ed i prati. L’ultimo giorno abbiamo visitato il Museo della Civiltà Ladina che racconta attraverso oggetti, video, fotografie e plastici la storia di questa valle e dei suoi abitanti fin dall’età del ferro e del bronzo quando si chiamavano ancora Reti.
Dopo l’occupazione romana la lingua originaria cominciò a cambiare con gli influssi del latino e così nel corso dei secoli si trasformò sino a diventare l’attuale ladino che è considerata una vera lingua parlata e scritta al pari dell’italiano. Ricordo che Corvara si trova in una splendida posizione per sciare trovandosi sul circuito del Sellaronda e non molto lontano dalla Val Gardena e dalla Val Pusteria, ma quella è un’altra storia….
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